Durissimo intervento del sindaco di Coreglia Antelminelli, Marco Remaschi
“Trattare i cittadini della Valle del Serchio come cittadini di serie C. Questo è quello che sta facendo la Regione Toscana, con una politica sanitaria totalmente assente nei confronti dei territori più periferici”. Durissimo intervento del sindaco di Coreglia Antelminelli, Marco Remaschi, che torna a parlare della situazione sanitaria in Mediavalle e Garfagnana. “Dal mese di dicembre – spiega – è stato nuovamente aperto il reparto Covid nell’ospedale di Barga: una decisione che ha comportato l’eliminazione dei 40 posti di Medicina, a vantaggio di 20 posti Covid.
Nei mesi successivi l’azienda sanitaria ha restituito al territorio solo 6 posti di medicina, togliendoli alla chirurgia dell’Ospedale di Castelnuovo. A oggi, quindi, continuano a mancare all’appello ben 34 posti-letto di medicina generale. A pagarne le spese sono sempre e solo i cittadini, che si trovano sballottati da un’ospedale all’altro, costretti a fare decine e decine di chilometri per trovare un posto letto e per essere curati come chiunque merita. Per non parlare di tutte le ricadute negative in termini di prevenzione e assistenza soprattutto nei confronti dei malati cronici. Ecco, questa credo sia una situazione semplicemente vergognosa, così come vergognoso è l’atteggiamento degli amministratori locali, provinciali e regionali (a partire da coloro che rappresentano questo territorio) che non stanno dicendo e facendo niente per garantire ai cittadini una sanità di qualità”.
“Quando più di un anno fa dicevo che i posti Covid andavano creati tutti a Campo di Marte – continua Remaschi – non avevo poi torto. In quella struttura sono stati spesi 3 milioni di euro per 150 posti covid mai entrati in funzione sia per assenza di personale che di autorizzazioni: cosa che tutti sapevano. In compenso si è preferito realizzare lì l’hub vaccinale, il peggior hub vaccinale (in termini logistici e di struttura) della Toscana e procedere con un graduale, e ampiamente prevedibile, indebolimento della sanità della Valle del Serchio. E se il sistema riesce comunque a tenere lo si deve esclusivamente alla professionalità, alla dedizione e all’abnegazione del personale sanitario, che ringrazio ancora una volta.
Come sindaco e come cittadino non posso accettare una situazione del genere: la comunità della Valle del Serchio è continuamente trattata come se fosse un orpello a cui ogni tanto dare qualche contentino, il tutto nel silenzio quasi totale e vergognosamente assordante di chi dovrebbe invece tutelare questi territori, di chi è stato eletto grazie a questi territori”.